2013 Anno della Partecipazione?

Editoriale pubblicato il 11 gen 2013 nella newslsetter 1/2013

Il 2013 è l'anno Europeo dei Cittadini (vedi notizia). Diritto di partecipare alla vita democratica dell'Unione, partecipazione attiva a forum civici sulle politiche e su problematiche dell'Unione Europea, rafforzamento della coesione sociale e della comprensione reciproca tra i cittadini dell'Unione: questi alcune delle parole che troviamo leggendo gli obiettivi per l'anno dichiarati dagli organismi comunitari.
Ci sembra bello e importante che si colleghi in maniera così esplicita l'idea stessa di cittadinanza europea con i temi della partecipazione e quest'ultima con la coesione sociale. Come a dire che non c'è cittadinanza se le persone non contribuiscono attivamente alla vita sociale e politica, e non c'è vita sociale se non ci sono legami di fiducia e solidarietà tra le persone.
Chiudendo il cerchio ... potremmo dire che non c'è democrazia se non c'è inclusione sociale. Questo vuol dire che difendere e adoperarsi per migliorare lo stato sociale, cioè l'insieme degli strumenti che ci siamo dati per far si che tutti, ma proprio tutti, possano partecipare attivamente alla vita sociale, rimuovendo gli ostacoli che lo impediscono, vuol dire difendere e far crescere la democrazia.
Riflessioni che l'Europa ci invita a condividere ("partecipa al dibattito" è lo slogan!) pensando alla cittadinanza europea, ma che sono un buon auspicio anche per questo inizio di campagna elettorale in casa nostra, caratterizzata da due fattori interessanti.
Il primo è il benvenuto ritorno di toni alti e civili intorno al parlare politico: segno della consapevolezza della gravità del momento e dell'importanza di ricostruire fiducia e progetti credibili e sostenibili di cui il paese ha bisogno.
Il secondo, che ci riguarda da vicino, l'impegno di molti leader del nostro mondo (terzo settore) nelle diverse compagini elettorali, costringendoci a rinovare le nostre dirigenze e aprendo una bella opportunità di rinnovamento.
Auguriamo loro di riuscire a portare un valido contributo in questo nuovo impegno, ricordando il valore della solidarietà e della partecipazione che non sono "un lusso" per i tempi fortunati, ma indispensabili strumenti per affrontare le difficoltà del momento.