Sartorie sociali solidarietà a colori

Editoriale pubblicato il 26 gen 2023 nella newslsetter 03/2023

Questa volta  vi vogliamo raccontare la storia della sartoria sociale nata  dalla volontà di un sarto senegalese che voleva trovare un lavoro stabile in Italia. Vi lasciamo alle parole dell’inervits che vede protagonisti Cheikh e Valeria, co-fondatrice del progetto:
«Come nasce la sartoria sociale Kechic e quali sono i vostri obiettivi?
Valeria: “L’idea nasce un po’ per gioco e per un bisogno concreto: quello di Cheikh di trovare lavoro in Italia. L’incontro è stato fortuito e sin dall’inizio ho provato a soddisfare le sue esigenze ma non è stato facile. Tuttavia, sapendo che Cheikh proveniva dal settore sartoriale, abbiamo deciso di inventarci il lavoro da zero. Quindi la sartoria sociale Kechic nasce da un’amicizia e da un bisogno concreto di trovare un lavoro per vivere e soprattutto realizzarsi”.
Cheikh com’è stato il primo impatto con l’Italia?
“Il mio nome è Cheikh Diattara e sono arrivato in Italia nel 2013 come musicista, la mia prima esibizione è stata a Salerno con il mio gruppo chiamato Handyritmo. Da quel momento decido di rimanere in Italia non tanto come musicista ma come cestista. Difatti, grazie ad un amico residente a Milano, riesco a farmi spazio nel mondo della pallacanestro, vincendo anche un campionato italiano. Con il passare del tempo e grazie a Valeria, sono ritornato a fare ciò che amo (nella nostra sartoria sociale a Milano) ed è un’emozione indescrivibile. Sono nato a Diender, dove la sabbia profuma e i vestiti fatti con i ritagli portano fortuna. Anche la mia vita è un tessuto di tutti i colori. Una trama che con i suoi disegni mi ha sospinto molto lontano. Ma è anche un intreccio di fili che ha legato il mio cuore a quello delle persone che amo. »
da  Buone notizie.it