Nel numero precedente delle nostre news,alla sezione notizie dal Movi, abbiamo anticipato l’invito a partecipare al dibattito aperto verso la prossima assemblea nazionale del Movi. Il percorso è stato lanciato il 18 gennaio, introdotto dagli spunti proposti da Ferdinando Siringo che, in maniera lucida e precisa ha evidenziato l’avvenuta rottura del patto sul welfare fra Stato e Cittadini che era fondamento dei legami sociali e politici. Sorgono adesso alcune domande. Ci chiediamo, per approfondire la riflessione: cosa è cambiato da allora? Cosa non c‘è più e cosa c’è di nuovo? E di conseguenza, cosa serve adesso per rilanciare un nuovo patto? E cosa può fare un movimento di cittadini volontari per sostenere chi sperimenta l’aiuto e modelli più giusti di cittadinanza attiva nel territorio? Domande che confluiscono nella principale: come raccogliere la cultura diffusa nella rete, cioè come testimoniare e dare voce a quella ricchezza di idee ed esperienze che viviamo quotidianamente e che crediamo siano fondamentali per garantire un futuro di pace e benessere per tutti?
Le strade da percorrere possono essere suggerite da queste emblematiche parole che contengono, nella loro essenza il valore di essere volontari e sono : solidarietà, partecipazione, condivisione, amministrazione condivisa, sussidiarietà, resistenza. E soprattutto fiducia, fiducia nelle giovani generazioni, nella possibilità di costruire nuove reti o rafforzare le reti esistenti ,fiducia che attraverso il lavoro delle reti si possa arrivare ad una società sempre più inclusiva e in pace.
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