la «Marcia di Barbiana»

Editoriale pubblicato il 01 giu 2023 nella newslsetter 21/2023

Una marcia per ricordare i cent’anni di Don Milani, e durante questa  «Marcia di Barbiana» sono state ricordate le parole di don Milani: «Gli oppressi sono la mia Patria, gli oppressori sono i miei stranieri»: ma non solo queste parole di questo prete scomodo sono stte ricordate come fossero state dette ieri. scriveva infatti don Lorenzo «Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri». Firmato don Lorenzo Milano, in calce alla «Lettera ai cappellani militari» da cui queste parole sono tratte e e che sembrano talmente scritte oggi da essere state scelte come tema della «XXII Marcia a Barbiana» partita da Vicchio (FI) per celebrare i 100 anni della sua nascita, avvenuta il 27 maggio 1923. A ricordare l’importanza della sua figura per la scuola italiana è intervenuto personalmente il presidente Sergio Mattarella , ma gli interventi sono stati numerosi, a cominciare da quello del presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, secondo il quale «don Milani non può essere ridotto a banale politically correct, facile esortazione o denuncia. Ferisce, perché svela le parole vuote, la retorica che copre l’inedia e chiama questa per nome, senza sconti: don Milano - ha insistito il cardinale - ci mette di fronte alle nostre responsabilità di ruolo e di paternità, ci chiede di farci carico di chi è più fragile e non di fornirgli istruzioni per l’uso senza aiutarlo, sistema che fa sentire a posto chi può sempre dire `io lo avevo detto´ ma senza che si sia mai dato da fare per aiutare»

da Corriere delle Buone Notizie