Buoni propositi per un buon 2014

Editoriale pubblicato il 09 gen 2014 nella newslsetter 01/2014

E' bello iniziare un nuovo anno come fosse il primo della nostra vita. Iniziarlo facendo dei buoni propositi, immaginarsi di far meglio quello che abbiamo iniziato, iniziare nuove iniziative implementare quelle già provate. Iniziare là dove abbiamo appena finito, riprendere quelle iniziative che non erano andate a buon fine, magari solo per un po di stanchezza. Riprendere da dove abbiamo appena lasciato ecco un compito che il Volontariato deve darsi. Prendo a prestito alcuni stralci di discorsi di vari partecipanti alla giornata del volontariato del 5 dicembre 2013 "Sappiamo che l’Italia sta attraversando un momento faticoso e se il Paese ha retto, molto è dovuto alle reti di prossimità, sussidiarietà, ai territori, ma soprattutto all’impegno del volontariato. Trasformare il nostro welfare è un percorso rivoluzionario che ha bisogno di riforme strutturali. Alcune le abbiamo messe in campo altre le abbiamo avviate, come il nuovo Isee. Sono convinto del fatto che sia necessario uno stop al fare economie sul sociale rispetto ai conti pubblici del Paese." Queste le parole del presidente del consiglio Letta, seguite da quelle del ministro del lavoro Giovannini: "il volontariato è una scelta di persone libere che decidono di fare e di attivarsi non solo per rispondere ai bisogni, ma per una responsabilità personale. Il volontariato non può sopperire alle carenze dello Stato. La stabilità dei fondi per il sociale è urgente perché ogni anno vengono azzerati. Dare stabilità ai fondi per il sociale deve diventare una priorità culturale per il Paese. Nel programma ‘Garanzia Giovani’, che stiamo sviluppando – prosegue il Ministro – abbiamo deciso di includere il servizio civile come un ulteriore strumento di formazione e inserimento lavorativo peri i giovani; abbiamo inoltre intenzione di avviare un tavolo tecnico di confronto sulle riforme legislative del terzo settore”. Pietro Barbieri Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore asserisce" L’azione volontaria è un diritto sancito dalla Costituzione che deve essere garantito dalla Repubblica nelle sue molteplici articolazioni. Quello che chiediamo è un volontariato organizzato non sostitutivo, né tanto meno alternativo, all’impegno e alla responsabilità dello Stato. Con queste premesse e nell’ottica e nello spirito della Legge 328/2000, il volontariato rivendica il suo ruolo di partner affidabile nella determinazione e realizzazione delle politiche di welfare, coniugando diritti e sussidiarietà”. Basterebbero queste affermazioni per darci una linea da tenere per il 2014, ma ognuno di noi può fare nel suo piccolo un promessa a se stesso " Fai qualche cosa per gli altri senza aspettarti nulla in cambio"