Giovani (ma non solo) arrivano da tutto il mondo per assistere i pellegrini. Adesioni spontanee o gestite da associazioni:«Mostriamo il volto accogliente della Chiesa» Sono oltre 7mila i volontari - tutti maggiorenni - che hanno chiesto di essere coinvolti nell’organizzazione del Giubileo. Impegnandosi non solo nella buona riuscita dell’evento, ma anche nell’essere testimoni di quanto l’Anno Santo rappresenta: carità, cura verso l’altro, cittadinanza attiva, e molto altro. Yocasta: una dei 7 mila racconta perché :«Aiutare gli altri è il senso della vita». Yocasta è volontaria dell’associazione “Rosa Roja” che in
Italia si occupa di formazione, educazione alla mondialità e accoglienza
di giovani e donne migranti. «Spero come madrelingua spagnola di poter
essere di aiuto nelle cose pratiche a chi arriverà nella Capitale,
perché non si senta spaesato come accadde a me oltre 30 anni fa»,
aggiunge. Nata in Repubblica Dominicana nel 1969, oggi lavora come
assistente socio-sanitaria in una casa per anziani: «Penso che aiutare
gli altri sia l’unico modo per dare senso alla propria vita. Per questo
aspetto con molta emozione l’inizio del Giubileo. Vale più un sorriso
dei soldi, che vanno e vengono. E poi - conclude - offrire il proprio
tempo non fa mai sentire soli»