We Matter. La fine delle oppressioni

Editoriale pubblicato il 27 mar 2025 nella newslsetter 12/2025

 Questa settimana , accompagnati dall'autrice attivista politologa Emilia Roig,  riflettiamo sulle  tante  forme di razzismo e di qualunque altra forma di oppressione. «La maggioranza delle persone rifiuta l’oppressione, la disuguaglianza e la discriminazione. Eppure l’attivista e politologa Emilia Roig ci mostra come il razzismo si interseca ogni giorno con tantissime varianti discriminatorie presenti nella vita di tutti. Per molti uomini e persone bianche, etero e non disabili, è però più facile rimanere in silenzio che sfidare attivamente i sistemi che li hanno costruiti come superiori, o anche semplicemente accorgersi che godono di un costante privilegio. Per cambiare lo stato delle cose al di là degli slogan e delle giornate di solidarietà, le persone che fanno parte dei gruppi dominanti devono essere in grado di sopportare che i gruppi minoritari le rimproverino; devono essere in grado di accettare le emozioni negative che ne derivano, come la rabbia, la frustrazione e il risentimento. Roig espande la nostra consapevolezza di come le condizioni che consideriamo «normali» ― la suddivisione dei compiti in famiglia, il corpo maschile assunto come standard in medicina, lo stigma della colpa per chi ha vissuto l’esperienza del carcere ― siano in realtà il frutto di un’evoluzione storica, sottolineando che il nostro mondo potrebbe essere completamente diverso. Un primo passo per cambiare è smettere di ignorare il dolore che l’oppressione provoca.»