Un tempo di rinascita, un invito al cambiamento

Editoriale pubblicato il 17 apr 2025 nella newslsetter 15/2025

Pasqua è sempre stata più di una ricorrenza: è un momento che ci chiama alla riflessione, alla rinascita, al passaggio. E proprio in questo 2025, mentre il mondo continua a cercare un equilibrio tra conflitti, crisi climatiche e desideri di pace, questa festa assume un valore ancora più profondo.
Pasqua ci parla di passaggi. Dalla morte alla vita, dal buio alla luce, dalla rassegnazione alla speranza. È il tempo in cui la natura rinasce, e noi, quasi senza accorgercene, torniamo o a respirare più a fondo. Ma è anche il tempo per un cambiamento interiore: lasciare ciò che ci appesantisce e riscoprire ciò che ci rende vivi. un passaggio dal male al bene. Come non vedere anche  nella realtà attuale  queste nuove migrazioni, questi nuovi passaggi di chi vuole sfuggire a guerre e fame. Questa Pasqua sia veramente un  passaggio dal’'indifferenza alla condivisone, dal'’odio al rispetto, dalla divisone alla convivialità. Pasqua che apra porte, che si prenda cura, che abbatta le barriere verso il diverso e l'inatteso. In questo senso, il volontariato è una Pasqua quotidiana. È scegliere ogni giorno di esserci, di farsi dono, di mettersi accanto a chi ha bisogno. È un atto rivoluzionario e profondamente umano, che costruisce giustizia partendo dai gesti più semplici. I volontari, in silenzio, sono artigiani di pace: dove c’è solitudine, portano ascolto; dove c’è ingiustizia, portano dignità. Questa Pasqua ci invita, allora, a fare un passo. Verso l’altro, verso un impegno più consapevole per una società più giusta, più gentile. E non servono grandi imprese: basta un po’ del nostro tempo, un po’ di cuore, e il coraggio di non voltarsi dall’altra parte.
A tutti voi, volontari di ieri, di oggi e di domani, e a chi sente il bisogno di ricominciare:

                  BUONA PASQUA