25 Aprile: il valore della libertà tra memoria, attualità e impegno civile

Editoriale pubblicato il 24 apr 2025 nella newslsetter 16/2025

Il 25 aprile non è solo una data del calendario: è un simbolo, una memoria viva, un’eredità che ci interpella ogni giorno. In questa giornata celebriamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, ma soprattutto celebriamo la libertà conquistata con il coraggio, il sacrificio e l’unità di un popolo che ha saputo resistere. Oggi, mentre l’Europa torna a conoscere il rumore delle armi e il Medio Oriente è dilaniato da conflitti che sembrano non trovare tregua, quel concetto di “libertà” che per molti di noi è dato per scontato assume un peso diverso. Guardiamo con dolore e solidarietà a chi, come allora, combatte per la propria dignità, la propria terra, la possibilità di costruire un futuro libero dalla paura. In questo contesto, il 25 aprile ci chiede non solo di ricordare, ma di agire. Non basta custodire la memoria: dobbiamo trasformarla in impegno quotidiano.
Ed è qui che entra in gioco il volontariato moderno, fatto di donne e uomini che si mettono al servizio degli altri, che portano aiuto dove c'è emergenza, che costruiscono ponti dove il mondo sembra dividersi. Che si tratti di accogliere chi fugge dalla guerra, di educare alla pace, o di prendersi cura della propria comunità, ogni gesto solidale è un atto di resistenza contro l’indifferenza.
Il volontariato è oggi una delle forme più alte di democrazia attiva: è la libertà che si fa responsabilità. È l’eredità della Resistenza che prende nuove forme, nuove voci, nuovi volti.
Il 25 aprile ci ricorda che la libertà non è mai conquistata una volta per tutte. Va difesa, nutrita, condivisa.

 E oggi, più che mai, tocca a noi farlo.