Dopo le vacanze: ripartire insieme, non solo per noi stessi

Editoriale pubblicato il 28 ago 2025 nella newslsetter 31/2025

C’è un momento, ogni anno, in cui l’eco delle vacanze svanisce e torna il rumore familiare delle sveglie, delle strade affollate, degli impegni segnati in agenda. Il rientro al lavoro – o allo studio – non è mai solo un ritorno alle routine, ma anche un’occasione per decidere con quale spirito affrontare i mesi che ci aspettano. Troppo spesso lo viviamo come una ripartenza individuale: la corsa a rimettersi in pari, a raggiungere obiettivi personali, a risolvere problemi che sentiamo solo nostri. Ma il rientro potrebbe essere molto di più: un momento per riscoprire il valore del fare insieme.
Il volontariato insegna proprio questo: il tempo donato agli altri non è tempo tolto a sé stessi, ma un investimento nella propria comunità e nella propria serenità. Dopo settimane in cui abbiamo ricaricato le energie, potremmo usarne una parte per costruire legami, dare una mano dove serve, ascoltare chi non ha voce. Stare bene insieme è un bisogno tanto umano quanto respirare: la cittadinanza attiva nasce quando smettiamo di pensare che i problemi degli altri siano “affari loro” e iniziamo a vederli come una parte della nostra storia.
Ripartire dopo le vacanze significa anche decidere che tipo di cittadini vogliamo essere: spettatori o protagonisti della vita della nostra città. Non occorrono gesti eroici, ma piccoli impegni costanti: partecipare a un’associazione, dare una mano in una raccolta solidale, aiutare il vicino di casa.
Perché il lavoro più importante, quello che non conosce ferie, è costruire ogni giorno un luogo in cui vivere bene non sia un privilegio di pochi, ma un diritto di tutti.