Dalla ferita alla forza collettiva

Editoriale pubblicato il 04 dic 2025 nella newslsetter 45/2025

Ci sono storie che non partono da un sorriso, ma da una ferita. Eppure, a volte, proprio da quella ferita nasce qualcosa che parla di rinascita. È ciò che accade a Ferrara, attorno al gruppo di auto mutuo aiuto “Dire Basta”, nato dall’esperienza e dal coraggio di Cristiana Varchi. Una donna che porta dentro un dolore antico, mai davvero sopito, ma che ha scelto di non rimanerne prigioniera.
Cristiana lo dice con lucidità: “Non ho avuto giustizia, ma posso avere futuro”. E quel futuro comincia quando incontra altre donne che conoscono la violenza sulla pelle e nel cuore. Nel gruppo bolognese “Mai Più” scopre che il silenzio non protegge, ma isola; che la condivisione, invece, cura. Da lì nasce l’idea: portare quello stesso respiro di comunità nella sua città.
Così, nel 2018, prende forma “Dire Basta”, un luogo dove nessuna è sola. Qui il dolore non viene nascosto sotto il tappeto: viene accolto, nominato, condiviso. Ed è proprio questa la forza: guardare insieme ciò che fa male, per imparare insieme a trasformarlo.
Durante la pandemia, quando tutto sembrava fermarsi, la loro rete ha retto. Si è spostata online, ha allargato i confini, ha raggiunto donne lontane. Perché la violenza non conosce barriere, e neanche la solidarietà dovrebbe conoscerne.
Da quel cerchio iniziale è nata poi una rete più ampia, l’associazione Auto-Mutuo Aiuto in Rete, che oggi sostiene decine di gruppi indipendenti. Un intreccio di esperienze e volontariato che mostra come il cambiamento non sia mai un gesto solitario: è un passo fatto insieme.
E allora, l’invito rimane aperto. A chi cerca ascolto, a chi vuole rialzarsi, a chi desidera semplicemente non sentirsi più sola. Perché ogni volta che una donna trova il coraggio di parlare, si accende una luce. E quella luce illumina tutte
da un contributo di VDossier