chi parla a nome del volontariato?

Editoriale pubblicato il 22 set 0201 nella newslsetter 34/2016

Il volontario è uno come te che decide di dedicare una parte del suo tempo e delle sue energie in modo spontaneo e gratuito. È colui che ha profonde motivazioni e capacità che, mette a servizio di altri; ha una particolare sensibilità sociale ed uno spiccato senso di solidarietà e di cooperazione civile. Ma il volontario è anche colui che interviene nella cosa pubblica lavorando con le istituzioni per il bene comune, per i più deboli e per i senza voce. Anche questi hanno diritto di essere rappresentati in modo pieno e significativo. Il volontariato, che è azione a favore di terzi, con l' attenzione all'interesse generale, ha la “libertà” di azione, lontana dalla difesa di interessi particolari e specifici. Il Volontariato, da sempre, storicamente ha rappresentato le istanze e i diritti dei cittadini più fragili e si è impegnato per il Bene Comune; non solo con l'attenzione alle persone ma anche ai livelli di rappresentanza, come le reti, i tavoli e i coordinamenti nello spirito di vera sussidiarietà. Da ciò discende che il volontariato è chiamato, coerentemente con la sua finalità, a giocare un ruolo importante di garanzia dell'interesse generale. Al contrario non è corretto, a nostro avviso, che altre realtà del Terzo Settore siano incaricate di rappresentare il volontariato, solo perché al loro interno possono operarvi anche alcuni volontari.

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