Siamo accoglienti?

Editoriale pubblicato il 19 gen 2017 nella newslsetter 02/2017

Giornali e televisioni informano dettagliatamente sulle condizioni meteo italiane e di altri paesi europei, particolarmente rigide di queste settimane. In allegato a questi resoconti appare sempre un aggiornamento sulle condizioni in cui versano i richiedenti asilo in Grecia o nei Balcani; l'esposizione al freddo ed alla neve è la condizione cui sono condannati. Non risultano sollevamenti popolari per chiederne l'immediato soccorso nell'invio di task force umanitarie. Si farà la conta dei morti al disgelo? E in Friuli quale è lo stato dell'accoglienza? Potremmo fare di più? E come? Sono domande che la rete delle associazioni di accoglienza si sono poste nel seminario tenutosi di recente al centro Balducci. Oltre al fermo contrasto della riapertura dei CIEI il volontariato può sensibilizzare le amministrazioni comunali perché aderiscano alla rete di accoglienza diffusa. Può ampliare e coordinare meglio azioni che cambino la percezione del rifugiato uguale terrorista perché diverso e perché di altra religione. E poi l'impegno per i più piccoli e indifesi :azioni di pressione sboccare le due leggi ferme al senato sulla riforma del diritto di cittadinanza e la legge sui minori stranieri non accompagnati. Legge che permetterebbe di destinare i migranti minori a case famiglia e a famiglie affidatarie.