ARTICOLO UNO

Editoriale pubblicato il 16 feb 2017 nella newslsetter 06/2017

Della Costituzione Italiana: L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
La mancanza del lavoro è stata la causa scatenante del suicidio che un giovane trentenne, Michele, ha compiuto. Lasciando sbigottiti adulti e coetanei. Tutte giuste le domande conseguenti: quanto si è sottovalutata l'importanza del lavoro nell'esistenza delle persone, accettandone la mancanza come esito ineluttabile di congiunture economiche e leggi di mercato? Quanta forza e tenacia deve avere un giovane oggi per "navigare a vista" senza perdere comunque la meta finale? Quante attese, frustrazioni, disperazioni, solitudini ci passano accanto senza che riusciamo a vederle?
Interrogativi e ricerca di risposte che impegnano tutti, senza differenze di età, magari con qualche aggiunta per i più grandi: sappiamo valutare il peso che hanno nella vita delle persone la quantità e la qualità delle relazioni, gli orientamenti di vita trasmessi dagli adulti ai più giovani, la "sana e robusta costituzione" come esito finale di un processo di crescita? C'è sempre più bisogno di cittadini consapevoli che dai problemi "se ne esce insieme". Cittadini sensibili a questioni solo apparentemente lontane e inarrivabili, che riguardano tutti da molto vicino, hanno a che fare, in realtà, con il futuro e le esistenze di ciascuno (le regole dell'economia, l'acqua, la democrazia, l'ambiente, le guerre, la povertà, la giustizia ...). Sentirsi e pensare un poco di più "noi", dà un'altra prospettiva all'io: ci aiuta a non fermarci - scoraggiati - all'aperitivo (reale o metaforico che sia) ma ad andare fino in fondo.
Condividiamo quanto qualcuno ha scritto: "Noi abbiamo il diritto e il dovere di partecipare, di creare un tessuto al posto di un pettine di fili paralleli destinati a non incontrarsi mai. Siamo noi che ci anneghiamo a vicenda. Siamo noi che dobbiamo (ri)costruire per primi un ambiente vitale, vivace, fatto di braccia salde e responsabili. Chi altri sennò? La cosa pubblica non si fa da sé. Michele s'è ammazzato da solo eppure l'abbiamo ammazzato un po' tutti col disinteresse, la critica e l'incapacità di essere un gruppo."