Sognando un lavoro per i giovani

Editoriale pubblicato il 04 mag 2017 nella newslsetter 17/2017

Il tema del lavoro, come altri, non è mai semplificabile e sopratutto in questo periodo in cui, per esempio, il primo maggio sembra possiamo "declassarlo" a festa qualunque.  Quando il lavoro poi ...manca!
Un tema, quello della mancanza di lavoro attuale oggi in particolare per i giovani che oggi non sanno neppure più letteralmente cosa vuol dire "posto fisso". La precarietà (e non una sana flessibilità) è data per scontata come è scontato che pochi potranno trovare lavoro nel campo per cui ti sei preparato per anni. Cresce il numero dei ragazzi che abbandonano ogni progetto: ne studiano ne cercano lavoro. Le politiche attive per far incontrare domanda e offerta di occupazione non sembrano una priorità della politica più preoccupata di problemi "a breve termine".
Difficile festeggiare il Primo Maggio in una realtà che sembra stia distruggendo il lavoro.
Senza autonomia economica non c’è nemmeno quella libertà di cui parla la Costituzione.
Che almeno la festa dei lavoratori sia un'occasione per ripensarci, al lavoro. Una tradizione serve anche a questo: a ricordare cosa davvero è importante e a rimmeterci in moto per costruire progetti e politiche capaci di dare una speranza ai giovani. Torniamo a sognare il lavoro buono e per tutti, e sognandolo, rendiamolo possibile.