Un'Europa da ricostruire?

Editoriale pubblicato il 18 mag 2017 nella newslsetter 19/2017

IL 9 maggio ricorre la festa dell'Europa che celebra la pace e l'unità del vecchio continente. La data è l'anniversario della storica dichiarazione dell'allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman, che, in occasione di un discorso a Parigi nel 1950, ha esposto la sua idea di una nuova forma di cooperazione politica per l'Europa, che avrebbe reso impensabile una guerra tra le nazioni europee: "La pace mondiale non potrà essere \nsalvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che \nla minacciano. [...] L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà\n costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che \ncreino anzitutto una solidarietà di fatto".
Oggi, stretti tra crisi economica e demografica, migrazioni e corruzione, alcuni dei principi che crearono le basi per l’Europa, sembrano seriamente messi in discussione. La solidarietà sembra "sotto attacco": si mette in discussione il dovere di accoglienza dei profughi, si getta fango sulle ONG che si prodigano per salvare vite umane, si screditano i volontari che si impegnano per l'accoglienza.
La soluzione, noi crediamo, è una sola: ancora più solidarietà!