il sindacato a lezione dal papa

Editoriale pubblicato il 06 lug 2017 nella newslsetter 26/2017

 "È una società stolta e miope quella che costringe gli anziani a lavorare troppo a lungo e obbliga una intera generazione di giovani a non lavorare quando dovrebbero farlo per loro e per tutti". Questa la forte denuncia di Papa Francesco nel discorso ai delegati al Congresso nazionale della Cisl, toccando un nervo scoperto della nostra società. Si rimane molto colpiti dalla denuncia del santo padre che pone questioni reali e non retoriche, quando propone «un nuovo patto sociale, che riduca le ore di lavoro di chi è nell'ultima stagione lavorativa, per  permettere ai giovani, che ne hanno il diritto-dovere, di lavorare».
Il Papa ricorda che «sindacato è una bella parola che deriva dal greco syn-dike ossia “giustizia insieme”. Non c'è giustizia insieme se non è insieme agli esclusi». Come volontari sempre più ci troviamo anche noi ad interessarci del problema del lavoro. Tutelare i diritti delle e persone infatti richiede davvero che tutti possano lavorare. La crisi invece ha creato una situazione molto grave che ha portato ad un aumento consistente di persone che, perdendo il lavoro perdono la possibilità di una vita dignitosa. Come volontari, non possiamo accontentarci della beneficenza per aiutarli, ci sentiamo coinvolti nella sfida di trovare soluzioni per un lavoro più umano e per tutti.
Una sfida, che come ricorda il Papa, vuol dire tornare ad un economia che non scordi la sua natura e vocazione sociale.