LORO CI SONO. E NOI?

Editoriale pubblicato il 28 mar 2019 nella newslsetter 12/2019

Si chiamano Aran, Marianna, Alberto, Elisa … ai loro nomi ne potrebbero seguire altre decine e decine. Hanno in comune: l’età (sono tutti giovani), il coraggio (ci mettono la faccia), la concretezza e le idee. Non hanno il potere delle stanze dei bottoni ma la chiarezza dell’intenzione e la forza della determinazione. Propongono riqualificazioni di aree industriali, fermano centraline elettriche nei piccoli corsi d’acqua, avviano aziende agricole pulite, si trovano insieme, imparano e progettano.
I ragazzi chiedono di essere salvati dai “grandi”, non si vogliono sostituire ad essi perché temono non ci sia più tempo per salvare il pianeta dalla distruzione sistematica che l’attuale modello economico-sociale porta con sé. Il messaggio è preciso, “ si deve agire ora, non tra due anni, non con le scadenze del 2030, ma in questo momento si devono fare delle politiche che permettano di tutelare i nostri mari, il clima e tutto ciò che riguarda la salute della natura”. Ad oggi non sappiamo ancora se la scossa che ci stanno dando con le loro iniziative imprimerà la svolta necessaria per un futuro sostenibile. Per il momento l’unica cosa certa è che hanno ragione e che quel futuro rischia davvero di non esserci. E noi, i “grandi” che hanno sulle spalle la responsabilità di questo disastro, dove siamo? Dovremmo essere con loro, anzi, un passo dietro a loro, chiedendogli sommessamente “come possiamo esservi utili? Di cosa avete bisogno?” Bisogna prepararsi perché potrebbero risponderci: “di esempi concreti”. Siamo pronti?