Nella tradizione ebraica la Pasqua fu un passaggio da una condizione di schiavitù alla terra promessa. Un esodo da una terra di lacrime e sofferenza a una terra dove costruire la propria patria la propria identità. Nella tradizione cristiana un passaggio ancora più forte è il passaggio dalla morte alla resurrezione. La possibilità di potersi redimere, di cambiare vita. Sempre comunque un passaggio dal male al bene. Come non vedere anche nella realtà attuale queste nuove migrazioni, questi nuovi passaggi di chi vuole sfuggire a guerre e fame? Questa Pasqua sia veramente un passaggio dall’'indifferenza alla condivisone, dall'’odio al rispetto, dalla divisone alla convivialità. Che apra porte, che si prenda cura, che abbatta le barriere verso il diverso e l'inatteso. Il presente è la promessa ripetuta ogni istante che, nonostante il passato, nonostante la tristezza, nonostante il dolore, nonostante il male - che esiste e che facciamo o che ci fanno o che capita - si può sempre rinascere.
BUONA PASQUA