Il diritto che fa acqua

Editoriale pubblicato il 31 ott 2019 nella newslsetter 35/2019

IL’acqua è un diritto universale e la sua fruizione uno degli obiettivi dell’Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile che vede nell’accesso per tutti a questa vitale risorsa uno dei principali traguardi da raggiungere entro il 2030 (Obiettivo 6: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie). Ma, sempre secondo l’agenda ONU, l’accesso all’acqua è anche uno degli elementi su cui lavorare anche per “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” (obiettivo 11).Per aiutare le amministrazioni locali a fare la propria parte per raggiungere questi obiettivi, il “Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’acqua” ha redatto la Carta delle città per il diritto umano all’acqua” che propone principi e idee guida ma soprattutto l’assunzione di impegni concreti.
Come cittadini e associazioni, possiamo farci parte attiva nel proporre ai nostri sindaci di sottoscrivere la Carta, impegnando le amministrazioni a garantire il diritto all’acqua attraverso un governo pubblico del servizio idrico e una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico, con il coinvolgimento dei cittadini.

Sottoscrivendo la Carta i sindaci infatti si impegnano a concretizzare il Diritto umano all’acqua: