legami che fanno bene

Editoriale pubblicato il 12 dic 2019 nella newslsetter 41/2019

….Si dirà: ma se già si fa parte di altre reti, territoriali, di materia o di movimento, che necessità c’è di raccogliere l’appello del MoVi? Ebbene, essere nel o col MoVI (che non esclude, anzi apprezza altre appartenenze!) vuol dire sforzarsi di rimanere aderenti a valori di gratuità e solidarietà in tutti gli ambiti della vita civile: dal sociale al culturale all’ambientale, sulla base dei principi riassunti nel ”profiloappello”  che richiama, fra l’altro, la sempre attuale “carta dei valori” ma in una logica di progresso anche per “strade nuove”. Questo vale per lo stesso MoVi, che, in quanto “movimento” sul piano delle iniziative sul campo cerca di essere “rete in rete” collegandosi a sua volta con le aggregazioni che portano avanti l’impegno culturale e civile teso alla promozione sociale e culturale e alla difesa dell’ambiente, puntando alla pace e alla solidarietà in una logica di collaborazione, contrastando forze che provocano diseguaglianze, prevaricazioni e conflitti. L’obiettivo finale, magari partendo dal basso, è di creare un futuro più umano da consegnare ai nostri figli e nipoti. O, meglio, di aiutare i nostri figli e nipoti a promuovere i cambiamenti necessari a correggere la traiettoria degenerativa che ha preso la società guidata da una logica di mercato che si sta rivelando non solo ingiusta socialmente ma anche rovinosa per il pianeta.
da Movita di Piergiorgio Acquaviva