le combattenti per la salute del pianeta

Editoriale pubblicato il 18 mar 2021 nella newslsetter 11/2021

Nemonte Nenquimo, leader dei Waorani, una tribù indigena che risiede nel Parco Nazionale di Yasuni nell’Ecuador – uno degli ecosistemi più ricchi di biodiversità di tutto il mondo – è stata ufficialmente riconosciuta come una delle 100 personalità più influenti dell’anno 2020. Soltanto l’anno prima Nemonte aveva fatto causa al governo ecuadoriano di Quito ed aveva ottenuto come risultato la salvaguardia di circa 202.000 ettari di territori indigeni nella foresta Amazzonica, proteggendoli così dallo sfruttamento e dell’estrazione petrolifere. Un risultato incredibile mai ottenuto prima!
Ma Nemonte non è l’unica donna a battersi per il pianeta; come lei, moltissime altre attiviste si sono fatte conoscere negli ultimi anni per la loro perseveranza ed il loro coraggio: parliamo, ad esempio, di Vandana Shiva, convinta che le donne siano i veri motori del cambiamento, e che nel proprio paese, l’India, ha sostenuto le imprese agricole create e gestite da contadine, di qualsiasi età e estrazione sociale; o ancora Wangara Maathai, biologa originaria del Kenya, scomparsa nel 2011, vincitrice del premio Nobel per la pace nel 2004: Wangara fu la mente del Green Belt Movement, un’organizzazione contro lo sfruttamento massivo del suolo forestale che coinvolse un numero elevatissimo di donne con lo scopo di piantare alberi e sementi.
da Positizie.it