Cucina Brigante:per un uso consapevole del cibo

Editoriale pubblicato il 03 giu 2021 nella newslsetter 22/2021

Recupera, affetta, ricrea questo lo slogan di Cucina Brigante, un collettivo che s’impegna ormai da quasi due anni in zona Portello a sensibilizzare sulla tematica dello spreco alimentare nel quotidiano. Se un dialogo capillare e una riflessione critica sono da sempre la sua ragion d’essere, diversi sono stati i modi, i luoghi e i tempi con cui questo collettivo ha cercato di renderli efficaci. Attualmente Cucina Brigante è impegnata su due fronti principali: da un lato il recupero e la redistribuzione di frutta e verdura, dall’altro la cucina. E così ogni venerdì mattina i briganti si svegliano all’alba e recuperano ortaggi e frutta, che altrimenti verrebbero buttati via, dai mercati generali e li redistribuiscono, organizzando un piccolo mercato ad offerta libera di fronte a Porta Portello, oppure in prossimità del centro per anziani all’angolo di via Coletti, sempre in zona Portello. Circa una tonnellata di cibo, che diversamente verrebbe sprecata, finisce invece nelle tavole di un centinaio di abitanti della zona, persone di tutti i tipi: studenti, anziani, italiani e stranieri. Ed è proprio lì, nel passaggio di mano di una borsa di insalata e pomodori, che i ragazzi di Cucina Brigante spiegano da dove arriva quell’insalata, raccontano che quei pomodori avrebbero fatto una brutta fine, invitano a riflettere sulle proprie scelte alimentari, cercano di muovere una coscienza critica nella gente che incontrano, in una parola sensibilizzano.


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