si paga con il baratto

Editoriale pubblicato il 02 lug 2021 nella newslsetter 26/2021

Un’idea green, da copiare e divulgare e che entra in pieno nell’idea di economia circolare, il cui unico imperativo è che i soldi sono aboliti!. Questa idea è nata a Milano dove apre il primo negozio in cui si paga con il baratto, per dare nuova importanza agli oggetti usati che non vogliamo più e per incoraggiare un processo di economia circolare. Non si usano i soldi, ma per comprare si usano oggetti che non utilizziamo più, dai vestiti, all’arredo, all’attrezzatura sportiva, un modo per rinnovare i propri acquisti a costo zero e zero impatti ambientale, scambiando ciò che per noi è diventato ingombrante, con qualcosa che ci serve o ci piace. Il progetto è nato con l’obiettivo  di favorire l’economica circolare e il rispetto dell’ambiente, grazie alla riduzione dei consumi di materiali e alla riduzione di emissioni rispetto alla produzione di nuovi oggetti. Il funzionamento del negozio è molto semplice, si può portare tutto quello che non si usa (vestiti, arredi per la casa, libri, strumenti musicali, etc) e ad ogni oggetto verranno attribuiti dei punti, chiamati “Pillole”, una specie di moneta virtuale con cui poi si potrà trovare e comprare quello che più piace, sia in negozio che direttamente sulla loro App online. La storia di questo primo negozio di baratto è la storia di Serena, la fondatrice di Swapush, e dell’idea che le è venuta 21 anni fa, nel 2000, quando è rimasta colpita da un mercatino di baratto organizzato da un’associazione studentesca, da allora ha iniziato ad organizzare degli eventi di baratto che via via tramite la diffusione dell’idea hanno iniziato a coinvolgere sempre più persone, nel 2017, la passione di Serena diventa un’app, Swapush, attraverso cui si può fare tutto virtualmente, e adesso si è anche trasformata in un negozio fisico.

da positizie