Viaggiare con la disabilità girando il mondo

Editoriale pubblicato il 10 dic 2021 nella newslsetter 46/2021

Un’amicizia che nasce sui letti dell’unità spinale di Torino dove Danilo Ragona e Luca Paiardi si sono ritrovati a seguito di un evento drammatico.. Evento vissuto dai due come un inizio di nuova vita e che con il tempo li ha portato a progettare un viaggio attorno al mondo in carrozzina ed in hendbike. . Un’avventura che  è stata  ripercorsa in un documentario: Viaggi in carrozza” che trasmesso  in occasione della recente giornata della disabilità e  dimostra se già ce ne fosse bisogno che, forza e determinazione viaggiare e praticare sport estremi con una disabilità è possibile. Hanno viaggiato nei ritmi caotici di  Nuova Delhi attraversata in tuc tuc fino al Kardung La, un passo montano transitabile che con i suoi 5370 metri è il più alto del mondo, passando per l’oceano di Fuerteventura, il sambodromo del Brasile e la savana del Kenya. Da tutto questo i due amici  capiscono che, nel viaggio, diventare forti non significa solo sviluppare prestanza fisica, ma anche forgiare le proprie capacità mentali e spirituali e aggiungono: “Il nostro obiettivo  è dimostrare che vivere con una disabilità è possibile ed è da questa premessa che è nato questo lavoro, un progetto alla scoperta delle possibilità indagando i nostri limiti e con la voglia di superarli o di riconoscerli, così come conoscere il piacere del viaggiare con i suoi incontri, scoperte ed emozioni”. Al loro attivo hanno anche dato vita nel 2015 a : “Viaggio Italia around the world”, un viaggio speciale, in Italia prima e oltre i confini nazionali poi, fatto di sport (anche estremi), incontri, prove, scambi, imprese, sfide, tutte affrontate a bordo delle loro sedie a ruote, sulle quali si muovono da 20 anni.  Un modo per condividere le esperienze positive che si possono vivere con la disabilità, usando il viaggio come escamotage per parlare della quotidianità, senza filtri, in modo diretto, per mostrare nel concreto che la disabilità può essere un punto di partenza che non preclude un’esistenza intensa.

da redattore sociale