Disastro ambientale o naturale?

Editoriale pubblicato il 21 nov 2013 nella newslsetter 39/2013

“Un disastro naturale è la conseguenza di un pericolo naturale, determinato da particolari fenomeni o ambienti (vulcani, terremoti, inondazioni...) a volte amplificati dall'attività umana. Un fenomeno naturale può quindi trasformarsi in un disastro naturale a seguito della mancanza di un'adeguata gestione delle emergenze, provocando perdite materiali e umane. Un disastro naturale si verifica quindi soltanto quando un evento naturale rischioso si verifica in zone vulnerabili”. Così definisce un “disastro naturale “ l’enciclopedia della rete. Ed in effetti l’uomo, è colpevole nella maggior parte dei casi, di quello che accade, e, anche gli eventi che noi consideriamo pericolosi sono assolutamente naturali, e diventano dannosi solo in rapporto al coinvolgimento umano. Quando l’uomo costruisce case, quartieri ,città intere in luoghi idro-logicamente instabili è facile che il disastro avvenga. Ancora, quando distruggiamo le foreste per il mero guadagno di qualche multinazionale, poi non possiamo pretendere che il clima non venga modificato. Se per aprire nuove strade abbiamo raso al suolo metà di un bosco in montagna. Se per costruire impianti di risalita in posti dove la neve non arriverà mai abbiamo disboscato il fianco di monte poi le valanghe, gli alluvioni, gli smottamenti, le frane sono qualche cosa di assolutamente …naturale che accadano. La ricchezza del nostro paese risiede nella bellezza dell’insieme dei nostri patrimoni, naturali e culturali, racchiusi in modo inscindibile nel nostro paesaggio. Il nostro paesaggio è il capolavoro dell’interazione tra la nostra creatività – la bellezza delle nostre città, dei nostri monumenti, delle nostre tradizioni, del nostro tessuto produttivo - e il nostro ambiente. L’ambiente e la sostenibilità non sono un vincolo, ma rappresentano l’occasione per creare, innovare, produrre bellezza. E’ quindi fondamentale che le nuove generazioni vengano incoraggiate non solo a conservare e tutelare, ma a trarre ispirazione e slancio creativo nel pensare al nuovo, vedere il loro futuro e il loro sviluppo sostenibile. E, mentre scriviamo queste poche righe ecco un altro, ennesimo disastro che si abbatte sul nostro martoriato paese e se anche vero che in poche ore è caduta tanta pioggia quanto ne cade in metà anno è anche vero che molto probabilmente buona parte di questo disastro poteva essere evitato. In questo momento cerchiamo solo di essere solidali con le popolazioni della Sardegna , in primo logo ma anche delle popolazioni filippine finite distrutte da un violento uragano.