Volontariato è liberazione

Editoriale pubblicato il 27 apr 0202 nella newslsetter 16/2023

Sono passati pochi giorni dai festeggiamenti del 25 aprile, 78^ anniversario della liberazione dal nazifascismo. Per alcuni magari è solo un giorno in più di vacanza, un occasione per una scampagnata. Noi vorremmo pensare a quel giorno come alla  massima espressione di cosa vuol dire essere volontari, impegnati tutti i giorni per la difesa dei diritti delle persone e dei popoli.

Sicuramente, e per nostra fortuna, oggi noi non siamo direttamente impegnati nella resistenza ad un invasore armato che minaccia la nostra libertà. Sono altre le situazioni in cui il Volontariato moderno deve fare esperienza quotidiana di accoglienza, di dono, di condivisione, di difesa dei diritti e di promozione di nuove relazioni di comunità.

Ricordiamo le drammatiche condizioni in cui versano interi popoli, le disuguaglianze disseminate nei contesti urbani e nelle aree interne delle società occidentali, gli esodi biblici degli immigrati che giungono in condizioni terribili sulle nostre coste, le tantissime guerre diffuse nel mondo, gli innumerevoli episodi di discriminazioni di genere e generazionali, i devastanti cambiamenti climatici, il ruolo sempre più pervasivo delle mafie. Sono solo alcuni dei problemi nodali che caratterizzano il contesto in cui il volontariato moderno strutturato in gruppi o in reti è chiamato a “combattere”.

Giuseppe Lumia, in un suo articolo ci sprona con questi pensieri : «Il Volontariato moderno ha due dimensioni scolpite nella propria identità, che rimangono vitali e indispensabili al fine di rilanciare e orientare la propria attività: “il saper fare” e “il saper essere”. Il fare concreto scandisce l’impegno del Volontariato nella sua attività feriale. Senza questa dimensione operativa verso gli altri o il contesto culturale e ambientale, non c’è in sostanza Volontariato. Il “fare” è il primo pilastro del vivere dentro l’esperienza di un gruppo o di una rete del Volontariato.  È il “saper essere”, che lo rende soggetto di cambiamento della vita delle persone con cui si condivide un’esperienza di accoglienza o di impegno: così verso la società il Volontariato moderno agisce soprattutto in rete, con l’obiettivo di rimuovere le cause dell’emarginazione che conosce direttamente o su cui opera quotidianamente.»

tratto da Dialoghi mediterranei