E tempo di assemblee e anche il Movi nelle sue varie articolazioni ha indetto le sue. L’assemblea è un momento fondamentale per agni associazione e come dice il nostro presidente Gian Luca Cantisani nelle suo invito: “L’Assemblea è sia occasione d’incontro di tante esperienze in corso in tutta Italia sia momento formale di decisione degli indirizzi futuri. Quest’anno è particolarmente importante esserci perché si incontrano per la prima volta le reti territoriali da tutta Italia che hanno aderito al nuovo statuto del movimento.
Verso il futuro del volontariato in Italia
La rete MOVI, a 40 anni dalla sua nascita, oggi guarda a strade nuove per il futuro del volontariato, parola che da decenni è usata per esprimere la scelta dell’accoglienza e della solidarietà, della difesa dei principi della Costituzione, della discesa in campo dei cittadini per la cura del bene comune. Negli ultimi anni diverse sono le forze che hanno cercato di appropriarsi del buon nome del volontariato ed anche la recente Riforma del Terzo Settore guarda più alla regolamentazione dell’economia dei servizi del welfare che lo Stato ha delegato non riuscendo così a distinguere e, quindi, a riconoscere la gratuità come espressione di cura del proprio paese. Il MoVI già da alcuni anni si è invece messo in cammino su Strade Nuove, abbiamo cercato di “accompagnare il parto di un mondo nuovo” che la crisi economica ha solo reso evidente ed oggi siamo pronti a fare un passo avanti presentando nell’Assemblea del 2023 una strategia appropriata ai tempi che viviamo. Vogliamo promuovere una visione collettiva del futuro collegando mondi vicini, consapevoli che solo unendo le forze possiamo superare i limiti di ciascuno e lavorare per il cambiamento sociale del paese in modo nonviolento ossia duraturo e per tutti. Come strategia pensiamo sia necessario coltivare LEGAMI per far nascere e rafforzare gruppi territoriali che insieme pensino al futuro del proprio territorio. I gruppi territoriali MoVI devono essere autonomi e si autogovernano, contribuiscono alla costruzione di politiche comuni, possono collegarsi e partecipare alla rete che rimane una struttura leggera di volontariato. La ‘mission’ della rete territoriale non deve sovrapporsi con le ‘mission’ dei singoli gruppi che vi aderiscono ma va costruita insieme attraverso un percorso di co-progettazione interno alla stessa rete territoriale.leggi tutto l'invito