E la quarta volta siamo annegati

Editoriale pubblicato il 14 dic 2023 nella newslsetter 45/2023

Forse troverete l'argomento  ripetitivo, obsoleto; ci sono sicuramente temi più attuali ma, noi crediamo che continuare a parlare di migranti che perdono la vita in mare o nelle foreste della Bosnia meriti di essere ricordato più e più volte e ancora di più in questo periodo per-natalizio. Vi proponiamo questo libro da leggere in questo periodo: "E la quarta volta siamo annegati-Sul sentiero della morte che porta al Mediterraneo" Il più importante lavoro di reportage contemporaneo che abbia mai letto. Una cronaca approfondita e straziante... Il libro è il culmine di una missione d'inchiesta condotta da una sola donna per scoprire le miriadi di abusi subite dai migranti che sperano di costruirsi una vita migliore in Europa.
«Foreign Policy» Un libro essenziale, se si vuole capire davvero la più grande tragedia umanitaria in corso sotto ai nostri occhi: nessuno potrà dire «io non lo sapevo». Nel 2018 la giornalista Sally Hayden inizia a ricevere via Facebook richieste d’aiuto da parte di prigionieri detenuti nelle carceri in Libia, migranti che avevano tentato di attraversare il Mediterraneo per scappare da guerre e dittature. A quei messaggi ne seguono molti altri che riportano foto trafugate delle torture subite nelle prigioni, insieme a informazioni sconcertanti che inizialmente nessun giornale era disposto a pubblicare. Hayden decide così di ripercorrere la rotta dei migranti, raccogliendo testimonianze uniche, interpellando vittime, governi, istituzioni e organizzazioni internazionali.
L’estenuante percorso migratorio dall’Africa al Mediterraneo, fra morti, abusi di ogni tipo e riscatti esorbitanti, suscita indignazione, tanto quanto apprendere della negligenza delle organizzazioni internazionali come l’ONU e dell’impotenza delle ONG. Ma, soprattutto, l’autrice si sofferma sulle politiche migratorie dell’Unione Europea che hanno contribuito indirettamente ad alimentare il traffico di essere umani.
Questa inchiesta cruda e coraggiosa ha la capacità di far emergere le spaventose contraddizioni di un Occidente che ha paura di perdere i propri privilegi. Riesce a scuotere le coscienze e a far riflettere sulle nostre responsabilità collettive e individuali, restituendo voce a chi se l’è vista negare.