Cristian, il detenuto che rinunciò ai benefici per far crescere la coop

Editoriale pubblicato il 07 mar 2024 nella newslsetter 10/2024

Quattro anni in carcere: un sacrificio ripagato
Cristian, il detenuto che rinunciò ai benefici per far crescere la coop
Di origini ecuadoriane, Loor Loor è entrato nel carcere di Bollate nel 2012 e ne è uscito nel 2022. «Sarei potuto uscire nel 2018 usufruendo di benefici di legge ma ho preferito restare perché Catena in Movimento aveva bisogno di “gambe forti” per organizzare una struttura solida e andare avanti nell’obiettivo di autosostentamento. Non è stato più di tanto un sacrificio, è stato tutto ripagato dalla soddisfazione del mio lavoro», prosegue il fondatore. «In carcere abbiamo creato dei prodotti che ci hanno permesso di raccogliere dei fondi per sostenere degli enti sociali che avevano bisogno di aiuti economici per portare avanti la loro mission. Nel 2021 abbiamo costituito la cooperativa Catena in Movimento, con sede all’esterno del carcere. Ci dedichiamo a fare gadget aziendali in tessuto: magliette, shopper, zaini, felpe. E abbiamo due nostre linee di abbigliamento». continua Loor Loor.«In carcere portiamo avanti una sorta di “scuola di formazione” sartoriale, per poi dare una possibilità lavorativa a chi lo desidera, una volta terminata la pena. Facciamo dei progetti che hanno una durata e i detenuti lavorano per un periodo limitato, in modo da dare a molti la possibilità di lavorare»,
da vita.it