BARRIERE ARCHITETTONICHE: OTTIME LEGGI, PESSIMI FINANZIAMENTI

Editoriale pubblicato il 23 ott 2014 nella newslsetter 36/2014

La relazione che la Corte dei Conti ha presentato al Senato a settembre è chiarissima: l'Italia spende poco e male per l'abbattimento delle barriere architettoniche. L'indagine riguarda – dagli anni 2008 in poi - “la gestione degli interventi di ristrutturazione e di adeguamento delle strutture pubbliche per l’eliminazione delle barriere architettoniche”. La legislazione italiana su questo problema è d'avanguardia e considerata tra le più avanzate e complete nell'ambito dei paesi occidentali. Invece le risorse (vedi nota) che lo stato italiano impiega sono state sempre più limitate nel tempo: dai 14.100.000 euro del 2008 a poco più di 1 milione nel 2011. E dal 2012 definitivamente azzerate. Come sottolinea efficacemente la riflessione che ospitiamo in "dì la tua" (box a destra) la disabilità non è un problema o una condizione che connota la singola persona ma è il frutto della relazione negativa tra persona e ambiente, tra un individuo con le sue condizioni di salute e le risposte che il suo ambiente di vita riesce a dargli.

Nota: Nella Regione Friuli V.G. sono stati realizzati 10 interventi di adeguamento: 6 presso caserme e 4 presso tribunali e prefetture