Un mondo di gentilezza

Editoriale pubblicato il 13 nov 2014 nella newslsetter 39/2014

Oggi, 13 novembre, si festeggia la giornata mondiale della Gentilezza. Una data scelta non dall'Onu, non da un Governo ma da un movimento esile, leggero: il World Kindness Movement. Nato a Tokyo nel 1988 e sbarcato anche in Italia nel 2000 forse può ispirare più gesti positivi di una ricorrenza ufficiale. Ad essere gentili c’è soltanto da guadagnarci. Ne sono convinti persino gli esperti: un recente studio dell’università cinese di Huazhong ha concluso che garbo e disponibilità rendono le persone addirittura più attraenti. Gentilezza non si identifica semplicemente con galateo o buone maniere. È molto di più. È avere costante attenzione verso gli altri e quanto ci circonda, ambiente e animali compresi. È dire grazie, per favore, prego, scusa. È generosità e disponibilità disinteressata. La gentilezza fa bene e fa stare bene chi la fa e chi la riceve. La gentilezza va praticata piuttosto che celebrata. Non solo nel giorno ad essa dedicato ma ogni giorno della nostra vita. È stato elaborato anche un decalogo che ne declina le “buone pratiche” e che riportiamo volentieri. I molti volontari che operano nei settori più diversi si sentiranno certamente riconosciuti nella loro azione quotidiana a servizio degli altri.
1. Ascoltate gli altri e siate pazienti; 2. Siate aperti verso tutti: salutate, ringraziate e sorridete spesso; 3. Ragionate, fatevi scivolare via i torti subiti e non cedete alla rabbia 4. Rispettate e valorizzate la diversità, è una grande fonte di ricchezza 5. Condividete il sapere e comunicate 6 Non inquinate il pianeta e rispettatelo: è uno solo 7. Riducete gli sprechi il più possibile: riciclate, riutilizzate, riparate 8. A tavola seguite la stagionalità e preferite i prodotti locali 9. Proteggete gli animali: non maltrattateli e non abbandonateli 10. Vivete insieme con gli esseri umani e gli animali domestici in modo etico, senza indurre loro sofferenze.