EXPO E VOLONTARI

Editoriale pubblicato il 26 feb 2015 nella newslsetter 8/2015

Expo Milano 2015: una grande occasione, una montagna di soldi investiti, l'Italia che si mette in mostra, un'opportunità per tutti, un'opportunità per tanti … Un’opportunità anche per il Volontariato? Ce lo chiediamo anche noi. A questa domanda hanno certamente risposto “sì” i soggetti che stanno conducendo operativamente il “Programma Volontari EXPO 2015”: il CSV Milano e il CSVnet Coordinamento Nazionale che hanno visto nell'Expo l'occasione per una grande campagna di “accostamento” all'esperienza di Volontariato per i giovani che non l'hanno mai fatta; l'Expo potrebbe essere l'occasione che consentirà di fare poi i volontari nelle proprie realtà. L'impiego dei volontari, come in ogni altro evento mondiale, genera un grande flusso di interesse, ma anche discussioni. Diverse le voci critiche o contrarie come il Comitato “No Expo”, rete che raccoglie soggetti diversi per provenienza e dimensione. Reti che da molto tempo evidenziano come l’Expo sia stato origine di eventi negativi per il territorio, l'economia e il lavoro senza realmente toccare criticamente i temi e gli attori chiave del “problema cibo” sul pianeta. Un noto musicista rapper Francesco Di Gesù in arte Frankie hi-nrg mc – ha ritirato la disponibilità ad “ambasciatore” dell'evento: «Inaccettabile che migliaia di ragazzi vengano fatti lavo¬rare gratuitamente a fronte del muro di miliardi che l’operazione genera». La speranza delusa è che l'evento avesse potuto dare voce a quelle realtà che combattono ogni giorno per la sfida del cibo per produrlo, per approvvigionarsi, per sopravvivere, ma questa voce non ci sarà. Crediamo che questa saldatura fra l'evento Expo e la parola Volontariato non sia priva di punti interrogativi. Sono le occasioni giuste per accostarsi al volontariato e ai suoi valori? Come non vedere i vantaggi economici apportati dai volontari in un evento? Gli accordi sindacali hanno solo messo i paletti all'impiego dei volontari o hanno legittimato per la prima volta il “lavoro gratuito”? Il termine “volontario-dipendente” è una nuova e precisa definizione di volontario o una contraddizione nei termini? Legare “l'esperienza di volontariato gratuito” alla opportunità di “trovare lavoro” e “fare curriculum” rappresenta i valori maturati nelle associazioni o nuove opportunità che guardano al mercato del lavoro più che alla solidarietà civica?