STRAGI MIGRANTI: LE BOMBE INTELLIGENTI NON ESISTONO

Editoriale pubblicato il 23 apr 2015 nella newslsetter 16/2015

Droni, attacchi, bombardamenti mirati: le possibili soluzioni ipotizzate per risolvere il problema delle migrazioni e della tratta sono inconcepibili e portano con sé rischi enormi. A cominciare dal fatto che ci troveremmo davanti ad un intervento anticostituzionale perché bombardare è di per sé un atto di guerra, e il nostro Paese ripudia la guerra. Inoltre, la proposta di andare a bombardare i barconi degli scafisti, quando sono fermi nei porti africani, significherebbe affrontare il grande pericolo di andare a colpire anche quelle barche, mezzi, persone se non addirittura territori adiacenti che non devono essere bombardati. Dopo tutto quello che è accaduto in questi giorni, dopo aver visto migliaia di vite cadere sotto ai nostri occhi, nelle acque del mediterraneo, sappiamo bene che la soluzione a questa emergenza non è affatto semplice, ma come abbiamo già detto, la priorità sta nell'individuare adeguate politiche di accoglienza. È un segnale positivo che l'Europa, finalmente, rompa gli indugi e scenda in campo con l'apertura di canali umanitari. Crediamo però che la proposta avanzata dal nostro Paese non solo non sia la soluzione acciocché lo scempio degli scorsi giorni non si ripeta di nuovo, ma soprattutto che generi una escalation della guerra in Libia.
 




 
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