Un'economia da cambiare

Editoriale pubblicato il 09 lug 2015 nella newslsetter 27/2015

Una Grecia in bilico fra il si e il no, un’Europa in bilico fra le attese di chi propugna il rigore senza sconti e chi vuole che questa Europa cambi. Mentre attendiamo gli eventi, in Grecia i bambini muoiono e gli anziani soffrono. I dati che le varie agenzie riportano sono allarmanti: aumento del 43% di mortalità infantile, aumento del 20% di bambini nati morti, aumento del 19% delle nascite di bambini sottopeso. L'abbandono di minori ha avuto un aumento pari al 336%. L’impossibilità di acquisto di mezzi di protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili si è tradotta nell'aumento dei casi di Aids. E ora l'assurdo: la mancanza di denaro costringerà i diabetici a scegliere se acquistare l’insulina o acquistare il cibo per nutrirsi.
È ormai chiaro che le attuali politiche di rigore dettate dalla “alta economia” non hanno potuto che peggiorare la situazione dei cittadini greci. Forse è ora di provare una “altra economia” che non generi queste macroscopiche diseguaglianze sociali, che dia la possibilità a tutti o a molti di avere un reddito dignitoso. Occorre un atto di denuncia e di responsabilità per correggere una traiettoria altrimenti irrimediabilmente segnata. Occorre il coraggio e la visione per imporre all'Europa una nuova politica economica.



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