Salviamo le api è una campagna di Greenpeace che dovrebbe diventare la personale campagna di ognuno di noi per sostenere un'agricoltura senza pesticidi: l'unica che garantisce il mantenimento della fondamentale funzione che le api esercitano nell'ecosistema mediante l'impollinazione (da cui dipende un terzo del cibo che mangiamo), cibo sano e mantenimento della biodiversità. In uno scenario ambientale altamente compromesso dovrebbe essere prioritario adottare sistemi ed azioni che preservino l’ambiente. Ciò che è alla portata di tutti i cittadini sono i piccoli atteggiamenti virtuosi, per esempio sostenere concretamente le produzioni agricole a basso impatto ambientale. Ciò che è alla portata dei volontari è costruire reti tra associazioni diverse per promuovere una maggiore consapevolezza ambientale e buone pratiche di sostenibilità. Ciò che ci compete come abitanti privilegiati di questa parte del pianeta è passare su questi temi dall'indifferenza all'interesse e alla partecipazione. La conferenza di Parigi sul Clima - che si aprirà fra qualche giorno - rischia di essere “azzoppata” dal mutamento di priorità che i governi si stanno dando. Si attendevano decisioni forti per un cambiamento non più rinviabile che ci portasse in fretta fuori dall’età del petrolio. Ora invece si parla di iniziative militari e ricerca della sicurezza perduta. Le stragi del 13 novembre hanno distratto l’opinione pubblica ma le emergenze ambientali rimangono. Con un interrogativo: è un caso che i responsabili degli attentati provengano o traggano ispirazione da una delle aree in cui la corsa al petrolio genera da decenni conflitti e profitti? Interessi enormi e illeciti potevano essere condizionati proprio dalle scelte che si sarebbero potute fare a Parigi.
Tout se tient.*
*tutto è collegato
Nota della redazione.
Con questo numero nasce una nuova rubrica: "Giovanemente" uno spazio a cura dei giovani partecipanti del Servizio Civile Solidale