Riparte la riforma del Terzo Settore: il traguardo è vicino?

Editoriale pubblicato il 21 gen 2016 nella newslsetter 03/2016

Il testo, alla Camera dal settembre 2014, ha avuto approvazione in prima lettura nell’aprile 2015 e quella del Senato non arriverà prima di qualche altra settimana. Sembra che la discussione in commissione Affari Costituzionali – dove il testo è stato esaminato – sia riuscita effettivamente a sciogliere i nodi e ad arrivare ad un nuovo testo per la seconda lettura e definitiva approvazione di Montecitorio entro la prossima primavera. Il Forum del TS il 14 gennaio ha incontrato rappresentanti di Governo e Parlamento per un confronto e per conoscere lo “stato dell'arte” del testo su cui la commissione ha lavorato ed ha trovato accordo. Delle proposte fatte dal Forum sono stati recepite la reintroduzione del servizio civile, gli enti composti da soli volontari, il riconoscimento delle reti di II° livello; si è inoltre raggiunta una buona definizione dei CSV e dell'ente di TS, esplicitandone con chiarezza il fine del pubblico beneficio e l'apertura a tutti. Alcuni temi restano aperti per un ulteriore approfondimento – prima della definizione – come lo sviluppo del volontariato e regolazione di alcuni aspetti (prestazione volontaria trasparente e non mascheratura di lavoro nero), l'autofinanziamento delle organizzazioni (aps in particolare), il trattamento fiscale e la semplificazione di una normativa complicata e non chiara specialmente per le piccole realtà del TS; infine – ma non ultimo per importanza – il tema della rappresentanza. L'attuale testo di legge prevede la costituzione di un Consiglio nazionale del TS in sostituzione degli Osservatori, dimostratisi poco efficaci. Ma questo nuovo organismo risponderà alla necessità di dare rappresentanza e visibilità “in alto” ad un mondo che nasce ed opera “dal basso”?