Sappiamo di cosa parliamo?

Editoriale pubblicato il 25 feb 2016 nella newslsetter 8/2016

Dinanzi alla competenza anche l'ignorante elevato alla carica di Ministro, per un gioco di partiti, dovrà rispettarti, togliersi il berretto e imparare, se ne ha la capacità. Sopratutto non potrà più toglierti la libertà di parola con una battuta di spirito e con un colpetto di paternalistica comprensione dicendo: "Lei è giovane, ma si farà una cultura".
(Luciano Tavazza - Guadagnarsi il diritto di essere ascoltati)

Giovani o vecchi che siano, i volontari non possono permettersi l'incompetenza nel campo in cui prestano il proprio servizio. Da tempo i mezzi di comunicazione hanno fortemente ridotto la capacità di fornire dati e fatti e mettere le interpretazioni ed opinioni ben distinte dai primi: si accarezza la pancia del lettore anziché attivarne il cervello. Né ci si può sentire giustificati dall'essere preparati pensando: io sono un volontario che si occupa di cose concrete non di chiacchiere o discussioni. Per questo ci pare interessante segnalare le risorse concrete e innovative che vanno nella direzione opposta al pressapochismo. Open Migration è una di queste.
E' una valida alternativa ai mass media per la conoscenza di un fenomeno vasto e complesso come quello delle migrazioni tentando di spezzare alcuni pregiudizi e allarmismi che, troppo spesso, ricorrono sull'argomento. Utile per chi vuole approfondire alcuni aspetti del fenomeno, il sito fornisce dati aggiornati, mappe e grafici, articoli con notizie ed opinioni. Sulla presenza musulmana in Italia, per esempio, la lettura dei dati demografici del nostro paese sfata il racconto della "invasione islamica": i musulmani sono passati in questi venti anni dal 0,5% al 2,6% della popolazione. Negli stessi anni la popolazione straniera è passata dall’1,7% all’8,2% del 2014. Ciò significa che la crescita dei musulmani è proporzionale a quella del totale degli stranieri in Italia.