Un’eredità ancora generativa è quella che Luciano Tavazza ha lasciato al volontariato italiano. Pensieri e intuizioni che – anche se nati in un’Italia di quaranta anni fa ed elaborati più compiutamente negli anni novanta- sono riproponibili oggi per aiutarci a capire come contribuire al futuro del paese.
Alcune affermazioni rappresentano anche oggi una indicazione per interrogarsi sull’efficacia dell’azione volontaria, su come il volontariato si relaziona con il potere e con gli altri soggetti sociali, sulla sua capacità di coerenza ai valori
“…ristabilire i Diritti significa assumere un volontariato che corre sul binario della generosità e dedizione, un binario di testimonianza e rimozione delle cause…che implica la dimensione politica del volontariato perché deve cercare un rapporto con le istituzioni, con le forze del terzo settore, occorre quindi creare una strategia delle alleanze”.
“ Oggi fare volontariato costa un prezzo alto perché va controcorrente, contro una crescente tendenza a mercificare un fenomeno sociale che invece ha le sue radici nella tradizione concreta degli ideali della Costituzione” (L. Tavazza)