Se la paura dell’altro ti proibisce di fare l’elemosina

Editoriale pubblicato il 01 dic 2016 nella newslsetter 44/2016

Se la paura dell’altro ti proibisce di fare l’elemosina, se le istituzioni proibiscono agli scout di ospitare nel loro campo alcuni immigrati, è tempo di riflettere. La paura del diverso è dovuta alla non conoscenza all’ignoranza ai falsi miti sull’altro. Dobbiamo imparare ad ascoltare quello che l’immigrato può raccontarci della sua esperienza, imparare a valorizzare le competenze che l’altro può avere. Le possiamo valorizzare solo se le conosciamo. Accogliere quindi è non solo dar da mangiare o dormire ma trovare il tempo per creare momenti di confronto raccontarsi e raccontare le proprie  esperienze.
In questo contesto un voce di speranza e di impegno è venuta dalla mozione che le associazioni di volontariato impegnate nella cooperazione internazionale hanno voluto lanciare durate la XVI Assemblea Regionale delle associazioni di volontariato. L’impegno che i volontari prendono è di stimolare le associazioni per favorire percorsi di integrazione sociale ed economica che siano in grado di valorizzare le persone le loro conoscenze le loro competenze. Di coinvolgere il volontariato regionale che si faccia parte attiva nello sviluppo e sostegno dei processi di accoglienza diffusa, unica strada utile e percorribile per una effettiva inclusione sociale delle comunità dei migranti che qui hanno deciso di vivere. L'assemblea richiama i sindaci di tutti i comuni al dovere di accoglienza che non può e non deve essere lasciata sulle spalle di alcuni.
La mozione approvata ricorda infine che la cooperazione e la solidarietà internazionale non possono prescindere dal contributo di conoscenze e competenze che le comunità stesse dei migranti, insediate nel territorio, posso portare nei processi di costituzione delle relazioni di sviluppo dei progetti di cooperazione.