Femminicido

Editoriale pubblicato il 30 mag 2013 nella newslsetter 20/2013

"La storia di Fabiana allunga l’elenco del dolore e della violenza, della discriminazione e della crudeltà posta in essere contro la donna "in quanto donna", e non in quanto donna calabrese, ovviamente. Il sorriso di quella ragazzina di 16 anni, i suoi sogni spezzati, la sua vita bruciata, si mescolano senza perdersi nel racconto di una donna incinta picchiata a Vibo Valentia, di altre donne accoltellate, violentate, sfigurate in Calabria come nel resto d’Italia perché hanno scelto di essere se stesse e non piegarsi a quello che gli uomini, i loro partner, i loro padri, i loro fratelli, le vorrebbero piegate in silenzio. Finalmente e, in un sussulto di riacquistata DIGNITÀ', la  Camera dei deputati con un lungo applauso ha accolto l'approvazione unanime della ratifica della convenzione del Consiglio d'Europa su "prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica", siglata a Istanbul l'11 maggio 2011. I 545 sì sono arrivati nel giorno dei funerali della 16enne Fabiana Luzzi, La proclamazione del risultato è stata fatta dal presidente Laura Boldrini. Il ddl di ratifica passa ora al Senato per l'approvazione definitiva. Si tratta del primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza. La convenzione prevede il contrasto a ogni forma di violenza, fisica e psicologica sulle donne, dallo stupro allo stalking, dai matrimoni forzati alle mutilazioni genitali e l'impegno a tutti i livelli sulla prevenzione, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo "la concreta parità tra i sessi, rafforzando l'autonomia e l'autodeterminazione delle donne".