Mi illumino di meno e vado a piedi.

Editoriale pubblicato il 22 feb 2018 nella newslsetter 07/2018

Dal 2005, ogni anno, una trasmissione di Radio2, Caterpillar, chiede ai suoi ascoltatori di spegnere tutte le luci che non sono proprio indispensabili alle 18 di un pomeriggio di febbraio. Quest’anno sarà venerdì 23 e sarà dedicata alla bellezza del camminare e dell’andare a piedi. “Perché sotto i nostri piedi c’è la Terra e per salvarla bisogna cambiare passo” ci ricordano gli organizzatori. M’illumino di meno è un’iniziativa simbolica e concreta – spegnere le luci e testimoniare il proprio interesse al futuro dell’umanità – che è diventata subito molto partecipata. Per essere efficaci davvero bisogna affrontare - in modo altrettanto condiviso e concreto – un più radicale cambiamento nelle abitudini e negli degli stili di vita. Nel 2015 il Movi del FVG ha voluto indagare quale percezione avesse il volontariato della regione del “problema ambientale” sottoponendo un questionario a cui risposero 130 associazioni confermando che la sensibilità e la conoscenza del problema esisteva. Al termine di un successivo percorso formativo con alcune di esse, si poté concludere che se nella vita associativa erano presenti disponibilità ad adottare piccole pratiche di sostenibilità …per ottenere consapevolezza e condivisione più larga di obiettivi ed azioni la strada era ancora lunga! Dopo due anni i segnali di sofferenza del pianeta e di molta popolazione che lo abita non sono diminuita ma si sono fatti più forti: in-sostenibilità (nell’uso delle risorse) e in-equità (tra uomini, generazioni, specie) sono un pericolo reale. Anche Volontariato può fare la sua parte nell’attivare processi e sostenere sinergie, collaborazioni, iniziative…oggi lavorare per la sola missione associativa non basta più.