Vietato soccorrere

Editoriale pubblicato il 12 apr 2018 nella newslsetter 14/2018

Beauty, 31 anni, nigeriana, stava male. Non riusciva a respirare e nemmeno a stare seduta, colpa di un linfoma che le era cresciuto nel petto. Lei e suo marito avevano fatto richiesta di asilo politico ma poi viste le lungaggini burocratiche, hanno tentato di raggiungere la sorella in Francia, sono stato fermati alla frontiera e rimandati in Italia. Nessuno ha dato ascolto alle richieste di aiuto e di allarme per le condizioni di salute della donna. In seguito, la donna è stata ricoverata in ospedale dove dopo un mese di ricovero è morta dando alla luce un piccolo maschietto.
Benoit Ducos, guida alpina rischia 5 anni di carcere per aver soccorso a 1900 metro di quota una famiglia di migranti che senza nessuna equipaggiamento tentava, in mezzo ad una bufera di neve di passare il confine con la Francia. Ducos ha capito le condizioni difficili della donna ha preso l’auto per portarla all’ospedale di Briançon, e proprio lì è stato bloccato dalle forze dell’ordine che hanno trattenuto anche la donna incinta per oltre un’ora. Solo l’arrivo dei pompieri ha consentito il soccorso della migrante, che ha poi partorito un figlio con un taglio cesareo d’urgenza.
In Sicilia sequestrano la nave spagnole dell'ONG Proactiva Open Arms con l'accusa di associazione per delinquere per aver soccorso in mare 215 migranti.
Quattro poliziotti francesi fanno irruzione nella sede di Rainbow4Africa a Bardonecchia a caccia di un migrante.
La solidarietà sta diventando un crimine? Non c'è più spazio per la pietà? Salvare vite umane è diventato un reato? Non tutte le vite hanno lo stesso valore?
Anche oggi allora, se le "leggi" diventano ingiuste o disumane, "l'obbedienza non è più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni", per dirla con le parole di Lorenzo MiIani.