Europa giovani e futuro

Editoriale pubblicato il 20 set 2018 nella newslsetter 31/2018

“Ci sono momenti della propria esistenza in cui si deve restituire qualcosa alla società. La tendenza oggi è pensare che tutto avvenga subito, che i risultati arrivino immediatamente, senza investimenti. E invece di investire e guardare a lungo termine c’è un gran bisogno. Dunque la formazione è fondamentale, ma se ne fa poca, ecco perché il mio impegno per i giovani”.
 Cosi si esprime  Enrico Letta nel presentare il suo impegno e la presentazione di quanto vuole condividere alla Spes (Scuola di Politica ed Etica Sociale) dove il tema principale sarà: «Europa, giovani e futuro», tema più che mai attuale e carico di sfide. Saranno sfide sempre difficili pensando a quanti egoismi vengono quotidianamente espressi sia dai Governanti sia dai cittadini. Un ‘Europa messa sempre più in discussione mentre dovremmo pensare ad un’Europa sempre più unita e sempre più rivolta al sociale.
 Sarebbe auspicabile si tenesse conto dei veri bisogni dei cittadini di oggi: l’attenzione al lavoro, l’innovazione, l’educazione alla formazione dei giovani. Il futuro dei giovani è il lavoro e oggi c’è bisogno di essere formati molto specificamente, per rispondere a profili tecnici specializzati. Questo significa una scuola  che sappia programmare e programmarsi, anche a livello europeo, per poter dare ai giovani, e non solo, le risposte giuste.  Battersi perchè, come dice ancora Letta: “L’Europa di domani deve essere più unita, più efficace e più sociale. I grandi temi di oggi e di domani si risolvono soltanto con l’unità dell’Europa. Penso alla questione chiave delle migrazioni, al terrorismo, alla gestione delle crisi come quella finanziaria del 2008. Più efficace poi perché l’Europa c’è, ma ne vediamo tutti i limiti nel trovare soluzioni che restino nel tempo.”