Gli esami non finiscono mai

Editoriale pubblicato il 04 lug 2013 nella newslsetter 25/2013

E’ questo più o meno il periodo in cui tanti studenti si preparano, o meglio ancora, hanno appena finito la loro preparazione per il più importante esame della loro giovani vita: gli esami di maturità. Nella preparazione c’è sempre quell'ansia, quella tensione particolare mai provata  prima, sai che è una cosa importante, sai che in poco tempo ti giochi il lavoro di tanti anni di scuola. Vorresti che fosse già passato mentre nella notte stai ancora chino sui libri. Magari qualche materia non ti piace ma, sei costretto comunque a saperne formule, dati, citazioni, date e fatti. Non ti piace ma è così. Sai che dovrai affrontare una commissione formata magari da persone (insegnanti) che non hai mai visto, forse avrai il conforto di un volto amico di un tuo insegnate (speri anche che sia quello buono). La tensione ti morde allo stomaco, ti sembra di non aver studiato abbastanza, leggi e rileggi le stesse pagine convinto che non ce la potrai mai fare, ma poi sogni anche il giorno della liberazione e dici a te stesso che ce la puoi fare. Il giorno programmato si avvicina sempre più velocemente e tu, stai ancora annaspando fra quei libri che ti chiamano a gran voce. Finalmente arriva il gran giorno. Ora sei solo, di fronte a te la commissione ( sarà amica o sarà il plotone d’esecuzione?) . Inizia il più buono dei commissari, ti fa una domanda amica, inizi a parlare, la tensione si scioglie, sei più tranquillo. Tutte quelle date quei numeri, aforismi, storie ti risalgono alla mente come un fiume in piena . Senti che stai parlando che sei tu che stai argomentando, ragionando, spiegando. Cerchi cenni d’assenso al tuo dire, li trovi, sei ancora più motivato ormai è fatta, ma in agguato c’è sempre il commissario …cattivo. Lui ti vuole mettere alla prova, vuole vedere quanto sei …maturo, come sai affrontare gli imprevisti della vita e, tac.. ti pone la domanda carogna, quella sulla materia che più ti sta antipatica, quella che mai avresti voluto sentire. Ora devi cercare negli anfratto della tua memoria quel piccolo particolare che ti può salvare, quella notiziola che ti farà vedere la luce in fondo a quel tunnel che è l’esame. Riesci in qualche modo a trovare una balbuziente risposta, magari il prof buono ti dà una piccola mano e, alla fine, anche il cattivo si ritiene soddisfatto. E’ finita, sei risuscito a convincerli tutti che, almeno per questa volta sei … Maturo, ora, però inizia una nuova vita e anche in questa gli esami non finiscono… mai e, ricorda di tanto in tanto, che questi momenti saranno per sempre solo tuoi e ti accompagneranno per tutta la vita.