Nonni angeli custodi

Editoriale pubblicato il 03 ott 2013 nella newslsetter 32/2013

Nonni angeli custodi dunque, tanto più in tempo di crisi, quando, oltre a vegliare amorevolmente sui nipoti, contribuiscono attivamente all’intera economia famigliare. Lo stesso Papa Francesco, in occasione della scorsa giornata Mondiale della gioventù, ha sottolineato la centralità di queste figure “nella vita della famiglia, per comunicare quel patrimonio di umanità e di fede che è essenziale per ogni società. E come è importante l’incontro tra le generazioni … questo rapporto, questo dialogo è un tesoro da conservare e alimentare”.  Più che di nonni, si può parlare di  “SuperNonni”, che oltre al loro bagaglio di esperienza e al particolare legame affettivo con i nipoti, offrono alla società e alla famiglia, oggi più che mai, un sostegno fondamentale. Le mamme che lavorano preferiscono affidare ai nonni (meglio ancora se nonne) i propri figlioli per accompagnarli a scuola, per custodirli, per coccolarli. Nonni sempre più ‘angeli custodi’ quindi, ma anche troppo spesso vittime di disagio e solitudine. Il potere d’acquisto delle loro pensioni si è infatti ridotto drasticamente negli ultimi anni con la conseguenza di una drastica riduzione dei consumi, difficoltà se non impossibilità ad affrontare le spese impreviste, e tante rinunce purtroppo spesso legate alla tutela della propria salute e alla prevenzione. La giornata mondiale dedicata ai nonni vuole essere un inno all’amore incondizionato dei nonni, garanti della memoria e delle tradizioni, ma anche dolcissimi e premurosi custodi dei primi anni di vita, attenti compagni dei primi passi e preziose guide che non smettono mai di vegliare su di noi. Non saranno mai sufficienti tutti i grazie del mondo per ripagare ciò che fanno per noi! La nostra vita alle volte e composta da un'infinità di giorni privi di significato ma pochi che invece si imprimono nella memoria. Potremmo ricordare il primo giorno di lavoro, quando ci siamo sposati, o ci è nato il primo figlio. Quando tutto questo è passato e pensiamo che tutto sia finito ecco che ci potremmo ritrovare in braccio un esserino dal viso rosso  per il gran piangere e odoroso di borotalco, quel giorno sapremmo di essere NONNI e che i giorni capaci di scolpire emozioni nell'animina non sono ancora finiti. Nonno, una parola imponente che mostra la clessidra che va svuotandosi, ma non la si vede più né più le si dà importanza perché con i nipoti arriva la seconda giovinezza e la morte non fa più paura e tutto appare un dono.