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Riflessioni, pensieri, commenti

DA 3 A 100 ANNI : ASILI E CASE DI CURA SI UNISCONO E ANZIANI E BAMBINI CRESCONO INSIEME
Cosa succede quando si uniscono bambini e anziani sotto lo stesso tetto?
Da Seattle a Piacenza, si stanno diffondendo i modelli virtuosi che uniscono asili e case di cura per anziani, l’idea che è nata in Giappone negli anni 70, e ha già trovato seguaci anche in Italia! Il risultato è tutto una scoperta…. si chiama educazione intergenerazionale, e i bambini e gli anziani crescono insieme occupati in una serie di attività giornaliere che vanno dalla danza alla cucina, alla lettura...
da Positizie.it
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Dall’estremo oriente un’idea per rimanere attivi a tutte le età, i parchi giochi per gli anziani in cui chiacchierare, allenarsi e combattere la solitudine. Adesso sono sbarcati anche in Europa, a Bilbao in Spagna, dove sono stati allestiti dei “parchi biosalutari” così chiamati proprio perché vogliono promuovere soprattutto negli anziani ma in generale in tutti i cittadini, degli stili di vita attivi e salutari. In questi spazi gli anziani possono andare al parco e avere un punto di ritrovo in cui tenere allenata la mente e il corpo, chiacchierando con altri anziani, e combattendo la solitudine che è sempre più presente quando si invecchia e che tende spesso ad lasciare le persone anziane isolate e a farle sentire sole, uno spazio di ritrovo in ogni parco pubblico, appositamente destinato agli over, ha il beneficio di combattere l’isolamento e di permettere agli anziani di ricrearsi una rete sociale anche solo attraverso delle chiacchierate o la condivisione della giornata mentre si fa qualche esercizio insieme. Uno spazio dove i nonni possono portare i nipotini e condividere con loro giochi ed attività non sedendosi in panchina ad osservare ma prendere parte alle attività ricreative, creando un bel momento di condivisione con i nipoti. Un’idea semplice ma estremamente efficace per migliorare la salute, l’umore e la socializzazione delle persone anziane che spesso si trovano sempre più isolate e che invece con un’area a loro dedicata in ogni parco troveranno un nuovo incentivo per uscire e fare due chiacchiere migliorando l’umore e la salute.

Nel weekend del 26-27 ottobre partirà la prima officina territoriale promossa dalla Federazione Isontina del MoVI che vuole far crescere relazioni belle tra le associazioni. Le attività si svolgeranno presso l’oratorio di San Michele a Monfalcone e l’obiettivo sarà quello di costruire assieme alle associazioni del territorio un metodo e una strategia per far crescere “legami che fanno bene”, per essere più preparati,come cittadini e volontari, ad affrontare la complessa mutazione dei bisogni della nostra società. Il MoVI vuole promuovere azioni che creino e sostengano reti di volontariato per collegare e sostenere i volontari e le loro organizzazioni, favorendo la crescita culturale, il coordinamento dell’azione e l’efficacia operativa delle associazioni, per costruire insieme una società più giusta e più sostenibile. È opinione comune che per far parte di una rete sia necessario dover rinunciare a qualche volontario/a o ad una certa indipendenza nelle decisioni. Il MoVI invece sostiene con forza che è proprio attraverso la partecipazione attiva alla rete che si moltiplicano le opportunità e dunque le risorse, generando risultati inaspettati in termini di qualità ed efficacia, e quindi ripagando abbondantemente lo sforzo necessario.
In altre parole il MoVI, in questa fase storica, vuole andare controcorrente proponendo legami che fanno bene, relazioni che ci rendono più forti perché più umani.
L’invito è quello di iscriversi numerosi, per ogni informazione ulteriore si rimanda al volantino in allegato.

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